Consigli per mamme in attesa

Contro la nausea in gravidanza: LO ZENZERO

Le proprietà anti-nausea dello zenzero – pianta nota per essere uno stimolante della circolazione periferica e per la sua azione antiinfiammatoria e antiossidante – sono note da tempo.
Non è un caso, perciò, che in diverse parti del mondo, da anni, sia la spezia più utilizzata durante la gravidanza per combattere e contrastare le nausee del primo trimestre.


La sua efficacia in questo senso è stata dimostrata in diversi studi rivelando che, assunto come radice secca polverizzata a piccoli disaggi, determina una riduzione significativa di nausea e vomito gravidici migliorando, quindi, lo sensazione di benessere della futura mamma.

Secondo il Sistema Sanitario inglese è sufficiente bere una tisana con 1-2 grammi di radice di zenzero una volta al giorno e la futura mamma potrà dolcificare l’infuso, a meno che non abbia specifiche controindicazioni dovute al rischio di diabete gestazionale.

Per aumentare l’efficacia dello zenzero, può essere utile seguire anche alcuni accorgimenti come:

  • frazionare i pasti, ossia meglio mangiare poco e spesso piuttosto che fare pasti molto ricchi, specialmente se poi non ci si muoverà molto;
  • evitare di bere durante i pasti, meglio idratarsi a piccoli sorsi nel corso della giornata;
  • preferire cibi solidi e ricette con pochi ingredienti.

Sotto forma di frutta candita da succhiare, grattugiato fresco su tantissimi piatti (anche nelle zuppe e nei piatti di legumi), oppure bevuto come tisana calda, è davvero un grande alleato per tutte quelle donne che nelle prime settimane di gravidanza non riescono a venir fuori dall’incubo della nausea spesso, per altro, accompagnata a vomito.

I ginecologi, però, mettono in guardia da un uso smodato dello zenzero durante la gestazione. Seppure, infatti, gli studi in materia siano contrastanti, parrebbe che un consumo eccessivo di questa spezia, soprattutto nel primo trimestre quando tutti gli organi del bambino sono in formazione, potrebbe compromettere la salute dell’embrione e del feto, aumentando il rischio di difetti fetali alla nascita.
Nulla è stato accertato e si parla comunque di ‘uso smodato’ (non del consumo di una volta ogni tanto). Ma trattandosi di una pianta, i cui effetti tossici non sono chiaramente dimostrabili, onde evitare problemi, meglio attenersi alle dosi consigliate e non abusarne.

Per combattere la nausea è possibile anche ricorrere alla vitamina B6 (che deve essere prescritta dal proprio ginecologo), ai braccialetti antinausea assolutamente privi di qualsiasi controindicazione, alla menta piperita in gocce da respirare all’occorrenza e al magnesio, che aiuta a riequilibrare gli ormoni e, di conseguenza, potrebbe agire sulla sensazione di nausea che il loro scombussolamento provoca .

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